Mario
Mi chiamo Mario Pasqualini, sono nato e cresciuto ad Ascoli Piceno e abito stabilmente in Giappone da undici anni con la mia famiglia.
Nonostante sia un grande appassionato e amante di cultura nipponica – sia popolare sia alta – fin da ragazzo, in realtà non avevo mai avuto alcuna opportunità o anche solo intenzione di andare a vivere in Giappone finché nel 2011 ho incontrato in Italia la persona che nel giro di pochi anni prima mi ha portato all’altare e poi ha messo su un aereo verso Okayama, la sua città natale dove tuttora risiediamo. L’impatto con la realtà estremo-orientale è stata segnata da varie fasi alterne: prima quella della fascinazione che è finita prestissimo, poi quella del disprezzo che è durata molti anni, e dopo vari alti e bassi ora posso serenamente dichiarare che mi trovo in quella dell’accettazione e che il Giappone è diventato a tutti gli effetti la mia seconda casa. Ci sono poche cose al mondo che odio davvero, ma una fra queste è il confronto fra Italia e Giappone, soprattutto quando si disprezza il primo e loda il secondo: sono due realtà troppo diverse per poterle confrontare, ed entrambe a metà fra eccellenze e mediocrità. In Italia ho studiato Architettura specializzandomi in progettazione del paesaggio, una passione che poi ho trasformato in lavoro anche in Giappone lavorando per sei anni come PR internazionale e ricercatore presso il Giardino Kōraku-en di Okayama, un’esperienza semplicemente inestimabile che mi ha aperto gli occhi su innumerevoli aspetti della cultura giapponese e della sua storia, arte, flora e molto altro (oltre che portarmi a studiare la lingua giapponese, che amo). Oltre ai giardini, altre passioni che coltivo sono quelle per la cultura del tè e per fumetti & animazione, tutte nate in Italia ma amplificatesi in Giappone. Amo l’area di Setouchi: è quella che circonda il mare interno di Seto, un mare chiuso come un piccolo Mediterraneo, e come l’aera mediterranea anche l’area di Setouchi è ricca di luoghi sia naturali sia antropici di lunga storia, grandissima varietà ed enorme bellezza. La linea costiera va più o meno da Ōsaka e Kōbe fino a Yamaguchi passando per Okayama e Hiroshima, e dall’altra sponda il Kyūshū del nord, Kunisaki, Ehime, Kagawa e l’isola di Awaji; sono luoghi meravigliosi benché (o forse proprio perché) non sempre celebri fra i turisti, amo girarli e scoprirvi luoghi nuovi, e in particolare la regione di Okayama in qualche maniera mi ricorda le mie Marche e mi dà la sensazione di non aver mai veramente lasciato l’Italia (e viceversa quando torno a casa dei miei genitori). Sono molto felice di vivere lì e non in una grande città. Come l’Italia, il Giappone è ricco di tesori, esperienze e contraddizioni: tutte cose che amo scoprire e condividere.
Vi aspetto per smentire gli stereotipi sul Sol Levante e scoprire un Paese immensamente affascinante e, forse, inaspettato.